Tradimenti (Betrayal, 1978) è un testo emblematico di quanto accennato: narra della relazione extraconiugale di Jerry ed Emma che si è protratta per sette anni a danno di Robert, marito di Emma e migliore amico di Jerry. La vicenda è sintetizzabile nell’espressione “X tradisce Y”: Emma tradisce Robert (il proprio marito); Jerry tradisce Judith (la propria moglie); ma Emma tradisce anche Jerry (rivelando al marito la relazione); anche Robert tradisce Jerry (nascondendogli la propria consapevolezza). Inoltre Emma è, nel momento in cui inizia la vicenda (indagata a ritroso), amante di Casey, scrittore pubblicato da Robert ma scoperto da Jerry: quindi tradisce entrambi; e lo stesso Casey, giudicato disonesto da Jerry e Robert (che però guadagnano sui suoi lavori) e banale da lei (che lo seduce), è tradito da tutti e tre.
Per fortuna (dello spettatore) e bravura (del commediografo), la confusione (degli intrecci psicologici) si dipana progressivamente, attraverso il ricorso a flashback: la psicologica di ciascuno e la complessità della vicenda è costruita sulle successive combinazioni degli incontri tra i tre protagonisti, nei quali ciascuno esprime la propria realtà umana grazie alle intersezioni rapporti con gli altri due. La sovrapposizione dell’inconscio individuale con l’inconscio sociale scatena una dinamica interiore ripetitiva, il cui modulo si replica in ogni intervallo temporale rappresentato sul palcoscenico (e nella vita quotidiana).